Poliambulatorio Monica Vitali

Articolo pubblicato su  Economia Magazine Marzo 2024 – Numero 171 a cura di Ilaria De Luca

 


 

Il nostro obiettivo? Trovare soluzioni

 

Il Poliambulatorio Monica Vitali- Centro Italiano Pavimento Pelvico® è l’unico Centro in Italia che si occupa esclusivamente di disfunzioni a carico del pavimento pelvico, a riguardo abbiamo intervistato la fondatrice, Dr.ssa Vitali Ostetrica, Osteopata, Consulente Sessuale, per mettere in luce sull’importanza di trattare questi disturbi ancora poco conosciuti ma molto diffusi.

 

 

Come è nata l’idea di creare un Poliambulatorio, così ultra-specialistico?

Il tutto è iniziato quando ancora lavoravo in ospedale. Ho iniziato a dedicarmi al mondo del pavimento pelvico quasi per sfida. Volevo trovare le soluzioni dove altri dicevano che era tutto normale. Vedendo la frustrazione delle donne davanti a queste risposte mi sono messa in gioco.

Così ho lasciato la sala parto che amavo per tracciare la mia strada.

Nel 2014 ho aperto il mio studio con 2 stanze e piano piano ho formato e inserito collaboratori terapisti: ostetrica, osteopata, fisioterapista, psicologa, nutrizionista.

Nel 2018 iniziavamo a stare stretti così nel 2021 ci siamo trasferiti nell’attuale poliambulatorio dove ho formato altre colleghe e ho inserito anche la parte diagnostica con i medici specialisti, impostando un lavoro in team.

Ad oggi siamo in 28 collaboratori tra sanitari terapisti e medici specialisti e di certo non ci fermiamo qui.

Trattiamo donne, uomini e bambini e il Centro è in un posto strategico perché vicino all’uscita A4, alla stazione e all’aeroporto. Ad oggi riceviamo pazienti da tutta Italia e oltre. Il paziente più lontano? dal Canada per dolore pelvico cronico.

In alcuni casi siamo di supporto alla terapia farmacologica e alla chirurgia, altre volte occorre solo la riabilitazione per ripristinare la funzionalità.

Per questo collaboriamo a stretto contatto con medici di base, medici sul territorio, medici ospedalieri. Facciamo rete attorno al paziente.

 

Qual è l’obiettivo del vostro Centro e quali sono le principali patologie che trattate?

L’obiettivo da sempre è una presa in carico del paziente a 360° non solo in senso multidisciplinare, ma nell’ottica della integrazione delle competenze, ovvero di un’unica equipe, in lavoro in team, seguendo il metodo Vitali, che possa valutare, indagare ed alternarsi nella cura, offrendo il miglior supporto terapeutico con il minimo disagio ed una maggiore soddisfazione del paziente, trovando le soluzioni per ciascuna disfunzione.

Le principali patologie e/o disfunzioni sono l’incontinenza, i prolassi, la stipsi, le infezioni, il dolore pelvico, le disfunzioni sessuali.

Queste problematiche più conosciute come: dolore durante i rapporti, atrofia vaginale, dolore durante i rapporti, endometriosi, emorroidi, sindrome da menopausa, dolore pre e postparto, cistite, vulvodinia, vaginismo e molti altri.

In cosa consiste il Metodo Vitali?

Il pavimento pelvico non è un organo, ma un concetto anatomico-funzionale: si tratta infatti di un’unica unità funzionale dove sono raccolte anche le emozioni.

Per questo, deve cadere in disuso, se si parte di funzionalità, la classica distinzione del pavimento pelvico nei tre classici comparti: anteriore vescica, centrale utero e posteriore retto.

Da sempre la medicina tradizionale è mono-organo e cura la patologia, ma quando viene a mancare la funzionalità, occorre ripristinala in modo multidisciplinare.

Così è nato Il Metodo Vitali che tratta la disfunzione riportando l’equilibrio psico-fisico-emotivo utilizzando un percorso adeguato, di cura della causa in modo individuale per ogni paziente utilizzando sia la medicina tradizionale, sia la medicina complementare, in una visione integrata.

Molti pazienti che hanno dolore pelvico digrignano i denti la notte. Se non si tratta la sfera orale e la sfera pelvica, in modo organizzato, è difficile trovare la soluzione.

Così come le cistiti se si prendono sempre gli antibiotici e non si ripristina il microbiota intestinale si va incontro a recidive.

Nel caso di stipsi se si prendono lassativi, ma non si corregge la spinta evacuativa che con il tempo ha creato si va incontro a prolassi.

Nel dolore durante i rapporti da atrofia, serve ripristinare il connettivo e togliere la paura di sentire nuovamente dolore. Così potrei fare mille altri esempi.

Insomma, il corpo umano funziona alla perfezione, il trucco è trovare il percorso adeguato per riportarlo in equilibrio.  È più semplice di quanto si possa pensare.

Al giorno d’oggi numerose patologie del pavimento pelvico sono sottostimate, quale potrebbe essere la causa? Perché è importante che se ne parli?

I disturbi del pavimento pelvico rappresentano un gruppo di patologie che complessivamente stanno assumendo notevole rilevanza sociale, sia per l’incidenza nella popolazione generale sia per il grado di disabilità ed alterazioni della qualità di vita che possono determinare.

Le malattie funzionali della sfera urologica, ginecologica e colo-rettale, sono quasi sicuramente sottostimate, a causa delle barriere di pudore che permangono nella nostra società. L’impatto sulla qualità della vita di questi disturbi è molto pesante, dal momento che comportano un’alterata immagine di sé e della propria autostima, un’importante limitazione nelle attività quotidiane ed un conseguente isolamento sociale o difficoltà nei rapporti interpersonali. L’incontinenza, la stipsi, il prolasso sono infatti causa di isolamento e vergogna, ed i pazienti spesso preferiscono ricorrere ad automedicazioni o presidi piuttosto che affrontare il problema.

È importante che se ne parli perché troppo spesso si pensa erroneamente che siano problemi senza soluzione. Quando si trova il coraggio di esternarlo spesso ci si rende conto che non è solo un caso isolato, ma è molto presente nella popolazione.

In verità la soluzione c’è, e posso garantirlo.

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